Ieri è uscito il reboot di Ranma ½, rifacimento del celebre anime uscito nel lontano 1989. L’anime nonostante il successo del manga a cui si ispira non ebbe buona fortuna e fu cancellato dopo solo 18 episodi, tuttavia dopo poco lo stesso studio ripartì con un’altra versione che fino al 1992 uscì con 143 episodi.
La sigla cantata da Massimiliano Alto e Monica Ward, diventò un tormentone e la ricordiamo ancora tutti: Yappappa’,Yappappa’, Echante’!

Per chi non lo conoscesse, Ranma ½, narra le avventure della coppia Genma Saotome e Ranma Saotome, rispettivamente padre e figlio che girando il mondo per allenarsi e diventare sempre più forti nelle arti marziali, approdano in Cina alle sorgenti maledette. Durante l’allenamento entrambi cadono in due sorgenti diverse e da quell’istante Genma diventa un Panda Gigante, mentre Ranma diventa una bellissima ragazza. Con l’aiuto dell’acqua calda entrambi riprendono le proprie sembianze, ma ogni volta che si bagnano con l’acqua fredda i loro alter ego rispuntano fuori, causando danni a non finire. Per non farsi mancare niente, Ranma viene promesso sposo ad una delle tre figlie di Soun Tendo. La più piccola delle tre: Akane, grande esperta di arti marziali si troverà fidanzata con Ranma e nonostante l’avversità iniziale dei due alla fine cominceranno ad amarsi veramente.
Non mancheranno personaggi stravaganti e combattimenti al limite del comico a rendere tutta l’opera un vero spasso.
L’autrice del manga Rumiko Takahashi, che tra l’altro ha disegnato negli anni Lamù la ragazza dello spazio, Maison Ikkoku e Inuyasha è stata ben felice di comunicarci che a distanza di 30 anni Ranma sarebbe tornato sullo schermo, anche perchè una vera e propria fine nell’anime precedente non c’è mai stata, cosa che speriamo Netflix abbia corretto una volta per tutte.

Tutte le voci storiche del tempo per il doppiaggio Giapponese sono state riconfermate, mentre nel doppiaggio Netflix purtroppo no e questo devo essere sincero (e forse anche un po’ di parte) si sente pesantemente. Il primo episodio uscito ieri è molto fedele all’originale, ma le voci sono un pochino prive di carattere. L’unico che ha tenuto una voce graffiante è Ranma, mentre le altre voci sono tutte sullo stesso tono, tanto più che a tratti credevo avessero riciclato alcune voci per più personaggi.
E’ sicuramente presto per dare un giudizio dato il primo episodio, ma non posso non chiedermi se veramente fosse il caso di ridare vita ad un show che ha subito l’effetto del tempo. Tante problematiche e vicissitudine sono senz’altro ormai fuori luogo e datate e forse questo nei più giovani non verrà “apprezzato”, ma chissà, magari mi sbaglio. Certo è che se vuoi far leva sulla nostalgia, il doppiaggio storico avrebbe aiutato tantissimo.