In appena ventiquattro ore dalla pubblicazione del primo episodio, “Dragon Ball Daima” ha probabilmente già totalizzato un incredibile numero di visualizzazioni. Questo nuovo capitolo, cui ha contribuito anche il compianto Akira Toriyama, esce nella stessa settimana di “Dragon Ball: Sparking! Zero” e si prevede che i due si sosterranno a vicenda. È la prima serializzazione a essere pubblicata dopo l’interruzione del controverso “Dragon Ball Super“.
Il primo episodio, intitolato “La cospirazione“, è disponibile su Crunchyroll con i sottotitoli italiani e, dal 18 ottobre, arriverà anche su Netflix doppiato in italiano. Questa premiere, della durata di circa dieci minuti in più rispetto al solito, introduce i nuovi antagonisti dei Guerrieri Z.

Nel Regno Demoniaco, il nuovo sovrano Gomah osserva, insieme al suo braccio destro Degesu, il ritorno di Majin Bu sulla Terra e la battaglia con i Guerrieri Z di Goku, che si conclude con il trionfo di quest’ultimo. Preoccupati dalla potenza dei terrestri e dei loro alleati, Gomah e Degesu decidono di usare le Sfere del Drago sulla Terra per ringiovanire i nostri protagonisti, impedendo così che li ostacolino in futuro.
Il primo episodio di “Dragon Ball Daima” introduce questi nuovi antagonisti demoniaci. Gran parte della durata però è un riassunto accelerato dell’ultima saga di Dragon Ball Z, utile per collocare “Daima” nella cronologia della serie. Approssimativamente, “Daima” si svolge poco dopo la fine di “Dragon Ball Z” e prima di “Super“, anche se ci sono alcune soluzioni visive e narrative che richiamano direttamente la serie più recente. Ci sono anche alcune incoerenze nella continuità che i più attenti noteranno.

Nonostante ciò, la premiere di “Daima” dispone già molte pedine sulla scacchiera, rivelando informazioni preziose nei dialoghi tra i personaggi. Scopriamo finalmente perché la fusione di Goku e Vegeta tramite Potara si è sciolta nel corpo di Majin Bu; apprendiamo inoltre che Degesu è il fratello minore del Kaiohshin dell’Est, un dettaglio importante che potrebbe anticipare i futuri sviluppi della storia.
Si scopre che nel Regno Demoniaco vive un vecchio Namecciano capace di invocare Shenron anche quando le Sfere del Drago sono dormienti, essendone il creatore. Questo aggiustamento retroattivo (retcon) non è nuovo nella saga: nel capitolo 69 del manga di Dragon Ball Super, viene rivelato che i Namecciani provengono da un “regno” diverso. Gomah sottolinea che tutti i demoni hanno orecchie a punta, suggerendo che i Namecciani siano in realtà demoni provenienti dal Regno Demoniaco, recuperando l’idea originale di Toriyama che vedeva Piccolo come un demone, noto inizialmente come Grande Mago.
Il primo episodio di “Dragon Ball Daima” è in gran parte dedicato alla costruzione del nuovo universo narrativo, mantenendosi fedele alle regole stabilite in Dragon Ball Super e facendo riferimento al multiverso. Oltre a Gomah e Degesu, vengono introdotti nuovi personaggi come la dottoressa Arinsu, sorella di Degesu e scienziata al servizio dell’ex sovrano Dabura, e l’enigmatico Glorio, un demone la cui presenza si preannuncia rilevante per il proseguimento della storia.
Questo nuovo capitolo sembra essere davvero interessante dell’epopea di Toriyama, tra l’altro fortemente voluto da quest’ultimo che ne ha curato la sceneggiatura e il character design fino alla sua morte. Sicuramente