Mi sono imbattuto in questa serie solamente per caso scorrendo i vari titoli novità di Netflix in una serata di noia e devo dire che sono rimasto particolarmente colpito.
Questa serie è veramente qualcosa di eccezionale, ha tutte le caratteristiche che mi colpiscono particolarmente: la colonna sonora che ricorda molto l’Ultimo Samurai di Hans Zimmer o memorie di una Geisha di John Williams, l’ambientazione violenta e dark di Kill Bill di Tarantino con combattimenti cruienti (da cui secondo me ha preso molta ispirazione, infatti c’è un omaggio mentre la protagonista si allena con l’iconica musica del film), il periodo storico dell’epoca EDO ed infine la protagonista di sangue misto (come mia figlia). Non per ultimo, un ottimo doppiaggio italiano con voci molto note a noi Nerd.
I disegni non sono tipici di un anime Giapponese, poiché la produzione è Franco-Canadese, anche se tutto il cast è di origine asiatica.
La storia è incentrata su Mizu una ragazza nata da una violenza subita dalla madre da uno dei 4 uomini bianchi che si trovavano in Giappone in quel periodo. Solamente 4 poiché in quel tempo non era permesso alle persone di etnia non Giapponese andare in giro allegramente per il territorio. Purtroppo questi 4 individui sono la peggiore feccia che il Giappone potesse trovare: omicidi, sfruttatori e mercanti di armi.
Mizu nata con gli occhi azzurri e quindi di sangue misto fin da piccola, sarà costretta a nascondere la propria presenza, perché per quanto se ne dica il Giappone è un paese particolarmente omogeneo e non tollera la mescolanza di altre etnie. La giovane per questo sarà vessata e bullizzata, trattata alla stregua di un animale giurando vendetta per quello che ha subito, diventando una delle spadaccine migliori del Giappone.

La nostra piccola eroina inoltre dovrà rinunciare alla sua femminilità travestendosi da uomo, perché anche essere donna era molto limitante in quel periodo, figuriamoci esserlo essendo mezzo sangue. Scappando di posto in posto approderà dall’unica persona che la tratterà come un essere umano e cui si affezionerà come un padre: il maestro cieco di spade Eiji, che le insegnerà tutto quello che sa sulla forgiatura. La ragazza sfrutterà questa sua nuova abilità per forgiare una spada con del metallo meteoritico di colore azzurro ed imparerà tutto sull’arte della spada dai clienti che verranno a comprare le spade dal grande maestro.
Durante la sua missione incontrerà amici e nemici che l’aiuteranno ad avvicinarsi all’obiettivo tra cui la principessa Akemi, il giovane aiutante senza mani Ringo ed un vecchio “amico” di quando era piccola chiamato Taigen che vorrà batterla in seguito ad un evento che però non voglio spoilerare.
Il prodotto è fantastico, merita assolutamente la visione ed è una escalation di sentimenti che tengono veramente incollati al televisore. La vita della povera Mizu che per tutto il suo cammino non troverà mai nessuno che la amerà per quello che davvero è, il sentimento dell’onore tanto caro ai Giapponesi e la vita dei guerrieri Samurai con le loro regole, i tradimenti e le varie vicissitudini. Il modo in cui al tempo le donne venivano trattate e come purtroppo per tanti aspetti ancora non siamo cambiati nemmeno ora. L’ho trovato veramente bellissimo e sicuramente verrà realizzata una seconda stagione visto il finale aperto (o almeno lo spero)
La serie è divisa in 8 episodi ed è disponibile su Netflix. Non è ovviamente un anime per ragazzi, visto le tematiche adulte (molto adulte) che affronta ma è fatto veramente.